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Per decenni, gli Stati Uniti hanno utilizzato droni di grandi dimensioni per scopi militari, ma con l'uso crescente di piccoli droni da parte degli avversari, sono necessarie altre misure.Ecco perche' rafforzare un robusto sistema di difesa anti-drone e' una priorita' assoluta per il Pentagono.Nel giugno di quest'anno, una nuova esercitazione sul campo si è tenuta per quattro settimane al Yuma Proving Ground in Arizona.dove i sistemi anti-drone sono stati testati contro un gruppo di attacco coordinato composto da fino a 50 droni da varie angolazioni.

    Michael Parent, che è responsabile di queste attività presso il Joint Counter Small Unmanned Aircraft Systems Office (JCO),Hanno detto che "Demonstrazione 5" e' il loro test di difesa piu' impegnativo fino ad oggi.Il JCO è stato istituito nel 2020 e da tre anni organizza eventi di dimostrazione del settore nello stesso luogo.

Secondo il rapporto di "Breaking Defense", questi scenari includono jet veloci, droni a elica più lenti e micro elicotteri.Questa flotta aerea attacca in modo coordinato, piuttosto che uno dopo l'altro, che arrivano in ondate da coordinate e altitudini diverse, spingendo la sfida all'estremo.

  La maggior parte delle misure di difesa sono "in strati", piuttosto che basarsi su un'unica arma o sensore.come i razzi guidati, sparare a droni, mitragliatrici e interferenti GPS/radio.Come coordinare tutti questi sensori ed effetti per affrontare l' attacco feroce di aerei da attacco senza pilota è il test finale per questi sistemi.E' interessante notare che nessuno di questi sistemi utilizzava armi laser o a microonde.

Rispetto all'anno scorso, in cui hanno partecipato solo cinque fornitori, quest'anno ne hanno partecipati di più, con nove fornitori di sistemi.fornendo ai responsabili decisionali del Pentagono una più ampia gamma di opzioni di valutazioneTuttavia, almeno in pubblico, i funzionari del JCO sono silenziosi su quale fornitore abbia la tecnologia migliore.

Le prestazioni sono ancora in fase di analisi, ma dopo un'analisi completa dei dati,ogni ramo dell'esercito deciderà se acquistare una delle soluzioni anti-drone dimostrate in base ai loro punti di forza, carenze e esigenze operative.

La prossima grande esercitazione è prevista per l'inizio del 2025.